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Dalla benzina ai corsi ECM. Come aumenterà la busta paga con le deduzioni

La riforma fiscale potrebbe approdare in Consiglio dei Ministri, già questa settimana, nell’intento di far approvare la legge delega entro maggio.

La nuova riforma fiscale, promette di aumentare il valore della busta paga, con un nuovo sistema di scaglioni Irpef che da quattro passerebbero a 3, modificando le detrazioni ed introducendo le deduzioni.

 

Scaglioni Irpef

Il nuovo sistema Irpef, prevedrebbe tre aliquote, piuttosto che le attuali quattro. Al vaglio ci sono tre ipotesi:

PRIMA IPOTESI IRPEF: 23%-27%-43%
La prima ipotesi prevede l’accorpamento del secondo e del terzo scaglione in un’unica fascia che comprenda i redditi tra i 15mila e i 50mila euro, tassati al 27% (ma circola anche l’ipotesi 28%). In questo caso, fino a 15mila euro si pagherebbe un’aliquota Irpef invariata al 23% e sempre senza cambiamenti anche quella al 43% riservata ai redditi oltre i 50mila euro.

SECONDA IPOTESI IRPEF: 23%-33%-43%
Un’altra ipotesi al vaglio dei tecnici della Ragioneria di Stato ridisegna sia il primo che il secondo scaglione. L’aliquota Irpef al 23% riguarderebbe redditi fino a 28mila euro, ferma l’aliquota al 23% per i redditi fino a 15mila euro. Fino a 50mila euro si applicherebbe un’aliquota al 33%. Il terzo scaglione, al 43%, resterebbe invariato per i redditi oltre 50mila euro.

 

TERZA IPOTESI IRPEF: 20%-35%-43%
Negli ultimi giorni si sta facendo largo anche un terzo scenario, anche se pare il meno probabile. In questa ipotesi si penserebbe di introdurre un’aliquota più vantaggiosa al 20% per le prime due fasce, ovvero quelle fino a 28mila euro di reddito, e un aumento al 35% per la fascia di redditi che va da 28 a 50mila euro. Invariata, anche in questa simulazione, l’aliquota al 43% sopra i 50mila euro. (Contenuto a cura di Financialounge.com).

 

Introduzione delle deduzioni

La deduzione è lo strumento con cui è possibile approfittare di determinati costi per ridurre il reddito imponibile. La spesa sostenuta, infatti, va a ridurre la base di reddito su cui viene calcolata l’imposta dovuta, con il vantaggio così di pagare meno tasse sul lordo e avere un netto maggiore.

Si ipotizza che tra le deduzioni, riguardanti le spese sostenute per lo svolgimento dell’attività lavorativa e previste dalla legge fiscale, ci possano essere quelle della benzina o degli abbonamenti ai mezzi pubblici. È  possibile che tra le spese sostenute per la produzione del reddito da lavoro dipendente finiscano anche quelle , utili appunto a migliorare il proprio profilo lavorativo. Bisognerà decidere, invece, se includere quelle sostenute dalla famiglia per la cura dei figli, ad esempio per la baby sitter in quelle ore extrascolastiche dove entrambi i genitori lavorano.

 

Fonte: Infermieristicamente.it del 15/03/23 a cura di Maria Luisa asta.