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Guida completa al riscatto della laurea. Posso autocertificare i titoli di studio?

Il riscatto della laurea permette al contribuente di valorizzare ai fini pensionistici, attraverso il versamento volontario di un importo stabilito dall’Istituto previdenziale, il periodo del proprio corso di studi, a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. Il riscatto può essere richiesto sia all’INPS, si alle casse private nel caso dei professionisti e lavoratori iscritti ad altre casse.

l riscatto degli anni di studio, può avvenire, nel modo tradizionale, con un costo che va fino agli 80mila euro e nel modo agevolato che, in vigore dal 2019, permette di godere di un risparmio che può arrivare a superare anche il 70%, a una condizione ben precisa: che si scelga la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo, accettando inevitabilmente di percepire un assegno pensionistico più basso rispetto a quello che si otterrebbe con il sistema misto (retributivo, per gli anni lavorativi antecedenti al 1996, e contributivo, per gli anni successivi al 1996).

Benché il riscatto agevolato, è stato accolto con favore dai dipendenti, visto la cifra fissa di 5mila euro per ogni anno di riscatto, ben diversa dalle cifre esorbitanti del metodo tradizionale, per riuscire ad aumentare l’assegno e contemporaneamente anticipare l’età pensionabile bisogna optare per il riscatto tradizionale, con costi compresi tra 70 mila e 82 mila euro.

Il riscatto agevolato, usato per anticipare il pensionamento, comporta la riduzione dell’1,6% dell’assegno pensionistico, rispetto a quello che si percepirebbe con la pensione pubblica senza riscatto; e per chi dovesse decidere di riscattare la laurea per poter accedere al pensionamento anticipato con quota 103 o con opzione donna, dovrà necessariamente fare i conti con il ricalcolo contributivo, che nel caso preso in esame comporta una riduzione della pensione rispettivamente del 10,7% e del 32,6%.

Cos’è il riscatto di laurea e chi può chiederlo

Il riscatto del corso legale di laurea è un istituto che permette, al ricorrere delle condizioni di legge, di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Pertanto, con il riscatto è possibile integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche, a condizione che sia stato conseguito il corrispondente titolo di studio.

Possono esercitare la facoltà di riscatto tutti coloro che hanno conseguito il titolo di studio universitario. Possono riscattare anche gli inoccupati, ossia coloro che non abbiano ancora iniziato l’attività lavorativa e non siano iscritti ad una gestione previdenziale.

Cosa si può riscattare?

Si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario, secondo i diversi ordinamenti:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre)
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei)
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM)

Quanto costa?

L’onere da pagare per il riscatto dei periodi del corso di studi universitario è determinato in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Il riscatto nel sistema contributivo

Se devi riscattare periodi che si collochino nel sistema contributivo, il corrispondente onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto alla retribuzione assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda.

 

Esempio Calcolo contributivo
Ipotizziamo un soggetto che voglia riscattare quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 e che abbia presentato domanda di riscatto nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti il 31 gennaio 2021; considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.000 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.240 euro (32.000×33% =10.560 x 4 anni = 42.240).

 

Il riscatto nel sistema retributivo

Se devi riscattare periodi che si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in rapporto a diversi fattori quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni percepite negli ultimi anni.

 

Quanto costa

Per riscatto agevolato si intende una nuova modalità di calcolo dell’onere di riscatto per periodi che si collochino nel sistema contributivo della pensione. Questa nuova modalità è stata introdotta nel 2019 e a differenza delle modalità ordinarie, l’onere è calcolato prendendo a riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti (livello minimo imponibile per artigiani e commercianti vigente nell’anno di presentazione della domanda, pari a 15.953,00 per il 2021) e l’aliquota di computo vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (pari al 33%). Quindi, se presenti domanda nell’anno 2021 e scegli il calcolo cosiddetto agevolato, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro.

Soltanto nel caso in cui  si scelga la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo (ad esempio per effetto dell’opzione al sistema contributivo ai sensi dell’articolo 1, comma 23, della legge n. 335/1995), si potrà usufruire del riscatto agevolato anche nel caso in cui i periodi del corso di laurea siano precedenti all’01/01/1996.

Quanto costa riscattare la laurea da inoccupati?

Puoi chiedere il riscatto del corso di laurea anche se sei inoccupato. L’onere è determinato con le stesse modalità del riscatto cosiddetto agevolato, calcolato quindi sul livello minimo imponibile annuo previsto per gli artigiani e commercianti vigente nell’anno di presentazione della domanda (15.953 € per il 2021) ed in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche vigente, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). Quindi, se presenti domanda in qualità di inoccupato nell’anno 2021, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro.

 

Posso autocertificare gli anni di studio?

La dichiarazione sostitutiva di certificazione o autocertificazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000 può supplire all’esibizione della pergamena cartacea di laurea e pertanto ha lo stesso valore del certificato originale.(da Lentepubbica.it)

 

A chi si versa il contributo per l’onere di riscatto?

Il contributo per l’onere di riscatto si versa all’Inps. Salve specifiche disposizioni di settore, in linea generale l’onere è versato attraverso il circuito di pagamento PagaoPa. Gli Avvisi di Pagamento PagoPA possono essere pagati:

  • online dal sito itcon il servizio “Pagamento online pagoPA”. Si accede con le credenziali di riconoscimento dal percorso di navigazione: Prestazioni e servizi >Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti, Ricongiunzioni e rendite” e si può pagare con carta di credito, carta di debito, addebito in conto corrente e altri metodi di pagamento.
  • attraverso canali sia fisici che online di banche e altri PSP (Prestatori di Servizio di Pagamento), come ad esempio:
  1. agenzie della banca
  2. home banking del PSP (riconoscibili dai loghi CBILL o pagoPA)
  3. sportelli ATM abilitati delle banche
  4. esercenti convenzionati con i PSP aderenti al sistema pagoPA (bar, edicole, ricevitorie, tabaccherie, farmacie e supermercati)
  5. uffici postali.

La lista dei canali di pagamento è disponibile sul sito Internet del sistema pagoPA all’indirizzo www.pagopa.gov.it

Si può pagare a rate anche con addebito diretto sul conto corrente postale o bancario (autorizzazione di addebito in conto corrente

L’onere per il riscatto della laurea può essere pagato in unica soluzione o in rate mensili senza interessi per un massimo di 120 rate.

Quali sono i vantaggi?

Il riscatto ha indubbi vantaggi:

  • Permette di acquisire anzianità contributiva spesso collocata in epoca remota e per tale via, e fatti salvi futuri mutamenti legislativi, potrebbe comportare un anticipo nella maturazione del diritto a pensione;
  • Incrementa la misura della pensione
  • È prevista la rateizzazione senza interessi per dieci anni
  • Il contributo da riscatto è fiscalmente deducibile. Per gli inoccupati, al genitore che sostiene l’onere di riscatto degli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19 % dalla propria imposta lorda

I periodi riscattati sono utili ai fini del diritto o anche del calcolo della futura pensione?

Sì, il riscatto del corso di studi universitario è valido ai fini del diritto e della misura della pensione.

Per i periodi di riscatto che si collocano successivamente al 31/12/1995 (o per quelli collocati prima se si opta per il calcolo interamente contributivo della futura pensione) l’importo versato a titolo di riscatto farà parte del montante contributivo sul quale sarà calcolata la pensione con il sistema di calcolo contributivo.

Per i periodi di studio anteriori al 1996, il riscatto va ad incrementare la quota di pensione calcolata con il sistema retributivo, cioè quella parte di contributi il cui rendimento sarà collegato alla media dei redditi da lavoro conseguiti negli ultimi anni dell’attività lavorativa.

Si può fare una simulazione per calcolare l’onere?

Sul portale INPS è disponibile un simulatore di riscatto laurea attraverso il quale è possibile conoscere gli effetti del riscatto sulla futura pensione. Il servizio è di libero accesso, non essendo richieste credenziali per il suo utilizzo. Con il messaggio 30 dicembre 2022, n. 4681 l’Istituto comunica che è disponibile una nuova versione del simulatore e descrive le nuove funzionalità.

Il servizio è raggiungibile tramite il seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Riscatto della Laurea per fini pensionistici – Simulatore”. Il servizio è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso (PC, tablet o telefono cellulare).

Il servizio interattivo, a fronte dell’inserimento di pochi dati chiesti all’utente, del tutto anonimi, fornisce informazioni – sulla base del quadro normativo vigente – sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili per i vari segmenti di utenza (agevolato, inoccupato, ordinario), sui possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere e presenta una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere.

Nella nuova versione della simulazione in oggetto, è stato integrato anche il calcolo del riscatto con il criterio della riserva matematica per i soggetti che hanno periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema di calcolo retributivo della futura pensione (assicurati con periodi lavorativi e/o da riscatto anteriori al 1996 o, se in possesso di 18 anni di anzianità al 1996, anteriori al 2012). Inoltre, è stata inserita la possibilità di valutare gli effetti di un eventuale passaggio al sistema contributivo rispetto al calcolo del riscatto.

Il secondo simulatore è disponibile all’interno dell’applicativo per la presentazione telematica della domanda di riscatto laurea e vi si accede tramite le credenziali di autenticazione (SPID, CNS, CIE); consente la simulazione in tutte le gestioni (pubbliche e private) dell’onere per riscattare un periodo di studi collocato interamente nel sistema contributivo; per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti e alle Gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni mezzadri la funzione è stata estesa anche ai periodi collocati nei sistemi retributivo e misto.

Come si fa la domanda?

La domanda si presenta esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • Attraverso il sito istituzionale it(con accesso tramite SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale oppure Carta Nazionale dei Servizi oppure carta d’identità elettronica 3.0) e seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni”.
  • Patronati e intermediari dell’Istituto

Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164.

 

Fonte: Infermieristicamente.it del 22/3/23 a cura di Maria Luisa Asta.